Approfondimento

Ieo, tamponi gratuiti e test sierologici – “Così tuteliamo personale e pazienti”

Approfondimento pubblicato il 14/05/2020

Milano, via al monitoraggio interno insieme a Fondazione Venosta

In 4 mesi si faranno esami a 5.284 persone. «Cure oncologiche in un ambiente sicuro»

Tamponi e test sierologici per tutto il personale e per i pazienti ricoverati: succede all’Istituto europeo di oncologia (leo) di Milano, dopo l’appello lanciato a Governo e Regioni, promosso dall’Imperial College di Londra, dagli Istituti di ricerca biomedica italiani e dalla rete degli Istituti di ricerca ricovero e cura (Irccs). Il laboratorio di ricerca dello Ieo ha ottenuto il via libera dalla Regione Lombardia e sono già in corso i test per garantire ai malati oncologici un ambiente a minimo rischio di infezione.

Fondamentale il sostegno della «Fondazione Guido Venosta, l’uomo contro il cancro», presieduta da Giuseppe Caprotti, con Francesco Niutta e Nicolò Fontana Rava, che ha donato 400 mila euro per coprire il fabbisogno di reagenti per l’esecuzione di una prima tranche da 10 mila tamponi.

La collaborazione Ieo-Fondazione Venosta si estende anche a un progetto di ricerca: insieme al Mount Sinai di New York e all’Università di Pavia, gli scienziati hanno messo a punto un proprio test sierologico che verrà utilizzato per stimare la probabilità di reinfezione da Sars-CoV-2 nei soggetti che hanno sviluppato anticorpi, così da determinare il grado di immunità e la durata della protezione.

«Testeremo il personale sanitario, i pazienti ricoverati in Oncologia medica e i ricoverati in Chirurgia — spiega Fabrizio Mastrilli, direttore sanitario Ieo —: 5.284 persone in quattro mesi per un totale di 12.813 tamponi e 24.461 test sierologici». Verranno sottoposti a screening solo i pazienti ricoverati? «Sì. E i test sul personale miglioreranno il livello di sicurezza anche per chi viene in ambulatorio». In che modo avete minimizzato i rischi nel periodo critico? «Riducendo da subito l’affluenza e avviando sistemi di contatto a distanza (televisite, web app, triage clinici). Non abbiamo avuto casi interni (né tra gli operatori, né tra i pazienti) e per questo siamo stati individuati dalla Regione come “Centro Hub” per l’oncologia». Ieo ha dato «ospitalità» a oltre 200 pazienti e alle équipe di 14 ospedali regionali che hanno dovuto ridurre o interrompere la propria attività per ricoverare pazienti Covid.

 

di Silvia Turin – Corriere della Sera, 14 maggio 2020



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