Approfondimento

Report narrativo del progetto #spazioaperto al servizio della Comunità

Approfondimento pubblicato il 08/12/2023 - di Redazione

Il progetto #spazioaperto al servizio della Comunità, nel primo anno di attività (dal 7 ottobre 2022 al 31 ottobre 2023), ha fornito supporto a 1.986 persone per un totale di 9.161 prestazioni.

I beneficiari hanno avuto accesso diretto oppure tramite il numero unico attivato a 4 hub territoriali dedicati, dislocati in punti diversi della città di Milano (Municipi 3, 5, 6, 8) nei quali operatori specializzati hanno fornito servizi diversificati per garantire supporto immediato ai bisogni delle persone e offrire loro risposte efficaci, vicine e su misura.​
Le persone che si sono rivolte agli hub sono state prevalentemente donne nella fascia d’età 30-60 anni per lo più con figli minori, disoccupati e inoccupati, famiglie con figli minori o con persone con disabilità, giovani nella fascia d’età 30-45 anni​, anziani soli tra i 75 e gli 80 anni​, migranti. ​

Le aree di intervento, in ordine di maggior richieste di aiuto, sono state:

  • Misure di sostegno al reddito​
  • Accesso alla casa​
  • Ricerca lavoro​
  • Disabilità​
  • Aiuti familiari​
  • Interventi domiciliari e ​socio-sanitari​
  • Stranieri e migranti​
  • Supporto educativo​

L’andamento delle richieste è stato costante, con picchi correlati alle tempistiche delle diverse misure.

Con riferimento all’ultimo quadrimestre (luglio-ottobre 2023) c’è stata una richiesta elevata di supporto nella compilazione delle domande online per assegnazione di alloggi SAP (Servizi Abitativi Pubblici).

Le richieste hanno riguardato maggiormente misure di sostegno al reddito e pratiche online a favore di nuclei con minori o con persone disabili.

Nello specifico il supporto degli operatori ha riguardato:

  • Orientamento alle famiglie con minori per servizi di supporto allo studio, doposcuola, spazio compiti, supporto allo studio per bambini con Disturbi Specifici dell’Apprendimento (DSA)
  • Supporto nella compilazione di domande per alloggi SAP e SAT
  • Supporto nella compilazione del censimento per gli inquilini dei caseggiati popolari
  • Supporto nell’inoltro della richiesta di Bonus Gas

In diverse occasioni si sono rivolte ai nostri sportelli persone anziane con in atto una procedura di sfratto per morosità, a causa di spese d’affitto divenute troppo alte per le loro entrate derivanti solo dalla pensione.

Negli ultimi mesi diverse persone si sono trovate in questa situazione. Al fine di rappresentare questo tipo di lavoro, riportiamo di seguito uno di questi casi.

Protagonista un anziano solo F., con una rete familiare e amicale molto povera, una persona che, per età e scarsità di strumenti, non è stata in grado di chiedere aiuto quando la situazione si sarebbe potuta sanare con minore difficoltà.
F. era smarrito, ha confidato agli operatori che non sapeva a chi rivolgersi, non aveva più una casa, fino a quando tramite la custode del caseggiato da cui era appena stato sfrattato, ha saputo dell’hub nel quartiere Gallaratese.
Gli operatori dello sportello hanno immediatamente attivato i servizi disponibili per la situazione specifica, facendo da facilitatori nella comunicazione tra F. e gli operatori dei servizi coinvolti: Centro Sammartini e Servizi Sociali Territoriali.
L’anziano è stato inserito in una struttura d’accoglienza per persone senza dimora, aperta h24.

Allo stesso tempo, dopo aver approfondito la sua storia, gli operatori hanno rintracciato alcuni familiari con cui F. non aveva più rapporti da lungo tempo, favorendo un loro riavvicinamento.
I familiari stessi sono persone anziane, sorprese dalla circostanza e frustrate dal sentimento di impotenza di fronte ad una situazione che non sapevano come affrontare, si sono resi disponibili a non lasciare solo il proprio caro, chiedendo rassicurazione agli operatori.
Questi ultimi si sono dunque fatti carico di aggiornarli costantemente sull’andamento dell’intervento e hanno potuto constatare che F. ha ripreso a frequentarli anche dopo l’inserimento nella struttura d’accoglienza.

L’anno nel quale si è sviluppato questo progetto ha dimostrato che i bisogni delle persone richiedono una gestione multidimensionale con competenze tecniche specifiche, ma soprattutto con una presa in carico globale della persona stessa che ha bisogno di essere guidata e orientata all’interno del complesso e articolato sistema di aiuti pubblici e privati, formali e informali.



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